La "presunta" sindrome di alienazione parentale P.A.S. arma perversa contro i diritti delle donne e dei bambini

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La "presunta" sindrome di alienazione parentale
P.A.S. arma perversa contro i diritti delle donne e dei bambini



Firenze, 11 febbraio 2012
dalle ore 9.00 alle ore 13.00


presso L'Ordine dei Medici di Firenze
via Giulio CesareVanini n.15 sala convegni


ORE 9.00 - SALUTI DI APERTURA

Antonio Panti – Presidente dell'Ordine dei Medici Firenze
Maurizio De Martino – Ordinario di Pediatria, Direttore Dipartimento Pediatria AOU Meyer
Ersilia Menesini Ordinario di psicologia, ordinario psicologia dello sviluppo
Valdo Flori – Segretario provinciale FIMP toscana
Alfredo Zuppiroli – Presidente Commissione Regionale di Bioetica
Elena Zazzeri – Presidente della Camera Minorile


ORE 9.00

Girolamo Andrea Coffari, Firenze, Avvocato, Presidente Nazionale del Movimento per l’Infanzia:
La PAS invenzione perversa di un ideologo della pedofilia: i bambini e le mamme-PAS

Andrea Mazzeo, Lecce, Dirigente medico del CSM Lecce:
Sindrome di Alienazione Genitoriale: parliamo di malattia o di altro?

Maria Serenella Pignotti, Firenze, Pediatra Neonatologa, Medico-legale
I dati scientifici ed i rischi emergenti, l’inattendibilità ed il pregiudizio


ORE 11.00 – tavola rotonda

Ersilia Menesini, professore di Psicologia dello Sviluppo, Università degli Studi di Firenze
Luigi Grimaldi , Presidente sez. famiglia Corte d'Appello di Firenze
Salvatore Palazzo, Presidente sez. famiglia Tribunale di Firenze
Ferdinando Prodromo, Presidente Tribunale per i Minorenni di Firenze
Giuseppe Quattrocchi, Procuratore Capo Procura della Repubblica Firenze
Francesca Ceroni, Giudice di Cassazione Roma

ore 12.30

Conclusioni E DIBATTITO CON IL PUBBLICO

ANDREA COFFARI: COSI' SI FANNO TACERE I BAMBINI

Di Andrea Coffari


Oggi presso un Tribunale per i Minorenni, del quale, per adesso, non rivelo la sede, un giudice ha dettato il quesito al Consulente Tecnico d'Ufficio, il quesito espressamente indicava al Consulente di verificare se fra la madre e il figlio si era instaurata la PAS.

Ho contestato il testo del quesito spiegando al giudice che la PAS non esiste, che sarebbe come chiedere di applicare una legge che non è stata mai approvata, ho aggiunto anche che la PAS è orientata univocamente a cercare disfunzioni nel rapporto madre-figlio, dimenticandosi delle problematiche che possono riguardare il rapporto padre-figlio.

Orientare la CTU verso un'unica soluzione è parziale e crea, fin dall'origine, i presupposti per un pre-giudizio.
Ciò che è incredibile è che il padre è processato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie e il figlio ha dichiarato di avere assistito (ovviamente soffrendone) agli atti di violenza.
Lo stesso figlio ha raccontato anche che il padre abusava di lui, ma il PM, guarda caso, ha chiesto l'archiviazione perchè il Consulente del PM ha sospettato una PAS!
Il risultato quale è?

Che puoi violentare tranquillamente i tuoi figli e fare violenza alla moglie, al massimo se ti lamenti o denunci ci sarà sempre un giudice, almeno oggi incredibilmente c'è stato, che chiederà ad un Consulente Tecnico di verificare che tuo figlio e tua moglie sono malati, di una malattia che non esiste, s'intende, di una malattia pensata da un uomo perverso (Gardner) che ha scritto cose abominevoli sui bambini e che, a pieno titolo, è da considerarsi un ideologo della pedofilia.
Ma il solerte CTU osservando i sintomi che il perverso Gardner ha individuato, prima di ogni sentenza, prima di ogni verifica, diagnosticherà la PAS e questa diagnosi diventerà il criterio con il quale I PM o i giudici penali chiuderanno il caso o assolveranno.
Siamo alla follia.

Sparisce ogni garanzia processuale, sparisce la cognizione del fatto, il tabù dell'incesto ha vinto, l'ideologo della pedofilia, Gardner, ha vinto e con lui i suoi seguaci, i giudici hanno risolto un problema spinoso prima ancora di affrontarlo, tutto nell'interesse prevalente del bambino, s'intende, nella promozione dei diritti dei bambini, s'intende, specialmente il diritto all'ascolto del bambino, s'intende, così esattamente come il maestro Gardner insegna e i suoi allievi-seguaci imparano.

O si capisce che è necessario mobilitare le coscienze oppure arrendiamoci all'idea che è la cultura pedofila (quella di Gardner e di Underwagher - del quale parleremo nelle prossime puntate) a dettare regole, sindromi e sintomi con i quali far tacere i bambini e le donne vittime di violenza.


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Audizione Commissione Giustizia Senato: Documento del Movimento per l'Infanzia

http://www.tv14.net/wp-content/uploads/2010/09/Senato-della-Repubblica.gif

2ª Giustizia - Indagini conoscitive


Indagine conoscitiva sull'applicazione concreta della legge n. 54 del 2006 in materia di affido condiviso

Seduta n. 268 - Martedì 8 novembre 2011


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Documento del Movimento per l'Infanzia all'audizione della Commissione Giustizia del Senato, a cura Avv. Girolamo Andrea Coffari, presidente del Movimento per l'Infanzia, e del Dott. Andrea Mazzeo, dirigente medico psichiatra della Asl di Lecce:



Movimento per l'Infanzia - Documento depositato (2454 KB)


Altri testi di interesse

Organismo Unitario dell'Avvocatura (OUA) - Documento depositato (80 KB)

Camera Minorile Nazionale in CamMiNo Relazione - Documento depositato (237 KB)


Le osservazioni dell'AIMMF (Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia) si possono leggere a questo link:

http://www.minoriefamiglia.it/pagina-www/mode_full/id_1010/

Tuo Figlio Andrea - di Andrea Cammarata




TUO FIGLIO, ANDREA

di Andrea Cammarata

Con una postfazione di Ernesto Caffo


Edizioni Pendragon – pp. 144 – € 15 comprese spese di spedizione


E' l'amaro racconto, sotto forma di lettera aperta, della violenza sessuale che l'autore, ora adulto, ha subito dal padre.

Un documento unico, scritto in prima persona dalla vittima di tali abusi, che narra il calvario della denuncia e del processo - uno dei primi casi in Italia - che ha assolto il colpevole permettendogli di continuare ad esercitare una devastante violenza psicologica sul figlio.

I diritti dei bambini, un debito con la storia - di Girolamo Andrea Coffari

I diritti dei bambini, un debito con la storia

di Girolamo Andrea Coffari

Franco Angeli Milano 2007


I bambini sono davvero, e pienamente, soggetti di diritto? La nostra società e le sue leggi sono davvero in grado di tutelarli dalla violenza, dall'abbandono, dalla mancanza di cure?.

A questi interrogativi intende rispondere il volume che, con un'analisi radicale e appassionata, mette in crisi l'attuale modello "adultocentrico" su cui si fonda il nostro ordinamento giuridico.

Sfuggendo alle logiche di adeguamento delle norme in materia di tute-la minorile alle esigenze, ai tempi e ai giudizi di un mondo adulto che in merito appare sempre più disarmato e autoreferenziale, l'autore introdu-ce qui proposte originali: affrontando tematiche quali i diritti costituzio-nali dei fanciulli, il principio della specificità, il principio dell'esercitabilità dei diritti, il diritto all'ascolto, il diritto alla competenza, il diritto al futuro, propone una riforma del sistema processuale penale, del codice civile e del codice penale, che comprenda l'inserimento di strumenti come il voto ai bambini e la costituzione di organi innovativi come il Ministero dell'Infanzia, l'Ufficio di Pubblica Tutela per l'Infanzia, il Centro di ascolto e prevenzione "Casa del Bambino".

Il volume si propone quindi come spunto di riflessione in particolare per giuristi e operatori dell'ambito della tutela minorile, ma anche per quanti sono interessati a riflettere sulle possibili linee di sviluppo della legislazione in materia.

Girolamo Andrea Coffarì, avvocato, è Presidente del Movimento per l'infànzia, che ha federato associazioni di volontari e professionisti impegnati nella tutela dei diritti dei bambini. Sotto pseudonimo è autore del libro Tuo figlio, Andrea (Pendragon 1999).

Leggi la premessa

Se l'uomo è misura di tutte le cose, l'adulto è misura di tutte le leggi

La PAS - Junk Science - come è stata demolita e affrontata all'estero - di Andrea Mazzeo


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La Relazione del dott. Andrea Mazzeo, Dirigente medico psichiatra presso il CSM di Lecce, al convegno "Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!" di giovedì 27 ottobre 2011 ad Oria, provincia di Brindisi.


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Brindisi: “Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!”

“Genitori e figli, un incontro che torni a stupire:
P.A.S. la grande Bufala!”


Giovedì 27 ottobre 2011 - ore 9:00 ad Oria - Brindisi
Sala "De Sica" Cinema Multisala Salerno



Ai gentili Colleghi e alle Redazioni,


Il Movimento per l’Infanzia, una rete di 28 associazioni in Italia a tutela dei bambini, in collaborazione con la Fondazione Opera Bartolo Longo e l'Oratorio Sing hanno il piacere di invitare alla giornata di studio intitolata "Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!", che si terrà domani giovedì 27 ottobre 2011 ad Oria, provincia di Brindisi, presso la sala De Sica del Cinema Multisala Salerno di Oria. L'evento nasce in seno al VIII Meeting della Cittadinanza Piena e Universale, patrocinato da numerosi enti tra cui Regione Puglia e Provincia di Brindisi, è ricompreso nei temi trattati de "Il giardino dell'Uomo, oltre i recinti della storia".

Tutti i media e la televisione parlano della P.A.S.: ma nessuno in Italia sa che cosa sia realmente e quale sia la vera radice di questa junk science.

La cd sindrome di alienazione genitoriale è però di grande attualità nazionale, per il tentativo di introdurne i concetti nel nostro ordinamento giudiziario civile sui temi dell'affidamento condiviso con la proposta di modifica della legge 54/2006 contenuta nel ddl 957.

La giornata di studio promossa dalla Fondazione Bartolo Longo, dall'Oratorio Sing e dal Movimento per l'Infanzia vuole fare chiarezza su questo argomento. Mi pregio di segnalare il respiro internazionale che prenderanno le relazioni dell'Avv. Girolamo Andrea Coffari e quella del dott. Andrea Mazzeo, psichiatra, unici professionisti in Italia ad essersi realmente misurati con i pareri sulla presunta sindrome espressi da appartenenti, anche istituzionali, alla Comunità Scientifica Internazionale. E' giusto ribadire qui che l'Italia è in controtendenza rispetto a quanto accade all'estero. Gli Stati Uniti ad esempio, ove nasce la "teoria", hanno maturato una fortissima opposizione sia giuridica che medica alle teorie e alle applicazioni giudiziarie della pseudo sindrome. Ciò è avvenuto dopo una drammatica ondata di suicidi giovanili, a seguito delle decisioni di alcuni Tribunali per l'affidamento del minore al genitore violento o abusante (di solito il padre), dietro suggerimento dello stesso Gardner, uno psichiatra forense.

Ci si domanda, quindi, come mai in Italia la P.A.S. rifiutata all'estero perché mira ad imbavagliare in giudizio il minore bollandolo come malato e il genitore protettivo tacciato d'essere alienante, offra spunto per i rotocalchi televisivi dedicati alle casalinghe e si insegni anche in alcune università.


In merito alla PAS il Presidente del Movimento per l'Infanzia, Avv. Girolamo Andrea Coffari, ha dichiarato:

"La PAS è in verità una vera e propria invenzione di tale Richard Gardner; va necessariamente definita invenzione per il semplice motivo che la comunità scientifica non ha mai riconosciuto questa supposta malattia. Il DMS (Diagnostic and Statistical Manual), nelle sue versioni precedenti, come in quelle più aggiornate, così come nella bozza di prossima approvazione, non comprende questa singolare patologia nell'elenco delle malattie psicologiche.

La PAS, nonostante i numerosi e pressanti tentativi compiuti da anni dai seguaci di Gardner per farla rientrare nel Manuale Diagnostico (DSM), è stata sempre e per fortuna rifiutata. Ma c'è di più, molto di più.

La PAS viene utilizzata quale espediente per scagionare i genitori accusati di violenze sessuali nei confronti dei figli; fin dalle sue origini è stata pensata come un improprio strumento diagnostico che si propone, ben prima dell'accertamento processuale, con una sorta di magia casereccia alla Gardner, di individuare le accuse vere da quelle fasulle."

Queste pesanti dichiarazioni sono d’altra parte confermate da numerosi organismi e studiosi all’estero, ove la PAS è considerata una vera e propria junk science (scienza spazzatura). Fra le tante lapidarie condanne ricordiamo quella della NDAA (National District Attorney Association, la più antica e importante associazione dei Procuratori dello Stato negli USA www.ndaa.org) che ha pubblicato la seguente dichiarazione: "La PAS è una teoria non dimostrata in grado di minacciare l’integrità del sistema di giustizia penale e la sicurezza dei bambini vittime di abuso".

Una analoga e preoccupata dichiarazione sui contenuti del ddl 957 in corso di audizioni al Senato è stata rilasciata dalla AIMMF, Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia, nello scorso mese di aprile (si veda http://www.minoriefamiglia.it/).


In merito alla PAS il Dott. Andrea Mazzeo, Dirigente Medico del CSM di Lecce:

"Nella mia relazione intendo mostrare come il concetto di P.A.S., pur sostenuto fanaticamente da associazioni e singoli professionisti si basi in realtà solo sulle idee personali del suo ideatore, il Dr Richard Alan Gardner di New York. Ipotesi mai sottoposte al vaglio della comunità scientifica e mai verificate secondo una metodologia obiettiva.

Oltre alle critiche della psichiatria americana, che risalgono ai primi anni 2000, vi sono quelle più recenti della psichiatria spagnola e argentina, che fanno piazza pulita di questo concetto, come emerge dalla lettura del libro “La presunta sindrome di alienazione genitoriale: uno strumento che perpetua il maltrattamento e la violenza”, delle psicologhe Consuelo Barea, spagnola, e Sonia Vaccaro, argentina.

Chi sa leggere la letteratura scientifica non può più, in buona fede, continuare a sostenere la PAS, concetto pericoloso sia per i bambini, che rischiano di venire affidati proprio al genitore violento o pedofilo, sia, come scrivono i Procuratori Americani, per il sistema della giustizia penale poiché la PAS viene utilizzata come strumento di difesa, di solito, dal genitore violento o pedofilo." "

La giornata di studio ospiterà, oltre alle Autorità patrocinanti e a tutti i relatori, le testimonianze di Luciano Paolucci, padre del piccolo Lorenzo vittima del mostro di Foligno e la signora Marta Crotti, mamma di un minore abusato divenuta attivista telematica per l'arresto dell'Orco (latitante a Londra e catturato con la collaborazione del Nucleo Operativo Carabinieri di Monza e la trasmissione televisiva Chi l'ha visto?). La signora Marta Crotti, da alcuni anni, è impegnata per chiedere l'istituzione anche in Italia di un Registro Pubblico del cd Sex Offenders, ed è insignita della medaglia al valore dalla Associazione Nazionale dell'Arma dei Carabinieri.

Ringraziando per l'attenzione, porgo i miei più cordiali saluti.

per il Movimento per l'Infanzia
l'Ufficio Stampa Nazionale Loredana Morandi
personal website: www.giustiziaquotidiana.it

Presidente Movimento per l'Infanzia
Girolamo Andrea Coffari


Il Programma

NUOVO CORSO DI FORMAZIONE DALLA PARTE DELL'INFANZIA


La Fondazione Opera Beato Bartolo Longo, il Movimento per l'Infanzia e l'Oratorio S.I.N.G. promuovono il seguente corso di formazione (con rilascio di certificato di partecipazione). Il corso di formazione è inserito nell'VIII "Meeting della cittadinanza piena ed universale" promosso dalla Fondazione Opera Beato Bartolo Longo dal titolo "Il giardino dell'uomo oltre i recintidella storia". Il programma completo del meeting è visibile collegandosi al sito www.beatobartololongo.it.


Giovedi 27 Ottobre 2011


ore 9.00, Sala “De Sica” del Cinema Multisala Salerno – Oria

“Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!”
(giornata studio sulla falsa sindrome di alienazione parentale)



ORE 9.00: SALUTI DI APERTURA
Cosimo Pomarico, Sindaco di Oria
Don Franco Galiano, Presidente della Fondazione Opera Beato Bartolo Longo
Massimo Ferrarese, Presidente della Provincia di Brindisi
Paola Baldassarre, Assessore alla cultura della Provincia di Brindisi


ORE 9.30 : “PAS: sindrome fantasiosa”
Andrea Mazzeo, Lecce, Dirigente medico del CSM Lecce: La PAS - junk scienze - come è stata demolita e affrontata dal mondo accademico e psichiatrico all’estero
Andrea Coffari, Firenze, Presidente Nazionale del Movimento per l’Infanzia: La PAS invenzione perversa di un ideologo della pedofilia

ORE 11.00: COFFEE BREAK


ORE 11.30: “Obiettivo propaganda: la PAS in Italia!”
Claudio Foti, Torino, Direttore Centro Studi “Hansel e Gretel”: La PAS quale prodotto di una società perversa
Roberto Schifone, Brindisi, Coordinatore Comunità Educativa per minori “Avvenire”, responsabile Regione Puglia del Movimento per l’Infanzia: PAS e la propaganda adulto centrica.


ORE 12.30: TESTIMONIANZE
Luciano Paolucci, Foligno, papà di Lorenzo vittima del mostro di Foligno
Marta Crotti, mamma coraggio

Al termine della conferenza sarà rilasciato certificato di partecipazione ai richiedenti

I MINORI STRANIERI E L'ACCESSO AI DIRITTI FONDAMENTALI

Comunicato stampa congiunto


I MINORI STRANIERI E L'ACCESSO

AI DIRITTI FONDAMENTALI


29 ottobre 2011 - Aula Magna Corte d'Appello di Cagliari


I minori stranieri e l’accesso ai diritti fondamentali”: sarà questo il titolo del primo dei quattro seminari che si svolgeranno a Cagliari, nell’Aula Magna della Corte d’Appello e che avranno come filo conduttore l’analisi delle problematiche legate all’arrivo di minori stranieri accompagnati e non accompagnati nel nostro Paese: un tema quanto mai attuale e ancora poco dibattuto nonostante l’emergenza migranti che ha colpito l’Italia negli ultimi mesi.

Durante i seminari verranno affrontate le tematiche relative all’arrivo in Italia di minori stranieri, al diritto di protezione, all’unità familiare e al ricongiungimento, alla regolarizzazione delle presenze e al diritto all’istruzione, alla dimora e allo sviluppo socio-culturale dei minori. Particolare attenzione verrà inoltre dedicata all’analisi delle criticità legate all’arrivo di minori non accompagnati, rifugiati, profughi e richiedenti asilo politico, con uno sguardo approfondito alla drammatica situazione dei minori vittime di tratta e di sfruttamento. Concluderà il ciclo un seminario dedicato all’integrazione, all’inclusione sociale e alla protezione dalle discriminazioni legate al diritto all’istruzione e al riconoscimento della cittadinanza.

L’iniziativa è frutto di una forte sinergia tra istituzioni e associazioni di volontariato che condividono il comune intento di mettere in luce numeri, caratteristiche, problematiche e prospettive future del fenomeno migratorio in costante crescita nel nostro Paese. L’iniziativa è organizzata infatti dal Movimento per l’Infanzia di Cagliari e di Oristano e dalla Associazione Culturale Alfabeto del Mondo (ACAM) in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale, la Consigliera di Parità della Regione Sardegna, COOPI –Cooperazione Internazionale – Sardegna con il patrocinio della Prefettura di Cagliari, della Provincia di Cagliari, del Comune di Cagliari - Assessorato alle Politiche Sociali.

In conclusione di ogni seminario, per dare alle iniziative formative anche un carattere pratico e costruttivo in vista di nuovi progetti e azioni comuni da svolgere nel settore, si terrà una tavola rotonda con la partecipazione dei soggetti che maggiormente si occupano della gestione dei minori stranieri: Prefettura, Caritas, Polizia di Stato, Corpo dei Carabinieri, assistenti sociali, psicologi, associazioni di volontariato, comunità di accoglienza, mediatori culturali e scuole.

La frequenza ai seminari è in corso di accreditamento all’Ordine degli Avvocati, Psicologi e Assistenti Sociali per i crediti formativi ed è considerata parte integrante del Corso di Formazione per Mediatore Linguistico-Interculturale organizzato dall’Associazione Culturale Alfabeto del Mondo (ACAM)


Associazione Culturale Alfabeto del Mondo (ACAM)


Fondazione Bartolo Longo: “Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!”

Il giardino dell’uomo, oltre i recinti della storia”

23 – 30 Ottobre 2011

Francavilla Fontana – Oria – Latiano (BR)


La Fondazione Opera Beato Bartolo Longo – Ente morale Onlus promuove, dal 23 al 30 ottobre 2011, l’VIII Meeting della Cittadinanza Piena e Universale. Nell’ ambito del Meeting, che si svolgerà nel territorio della provincia di Brindisi tra Latiano, Oria e Francavilla Fontana, sono previste tre giornate di studio sui temi del Nuovo Umanesimo nell’evoluzione degli attuali scenari socio- politici internazionali, della Sindrome di Alienazione Parentale – PAS, della chiusura degli OPG – Ospedali Psichiatrici Giudiziari. La Fondazione, collegata a livello territoriale con la Compagnia delle Opere – CDO, Scienza e Vita, il Forum delle famiglie e l’Ucipem, è da trenta anni impegnata in prima linea nell’ ambito delle politiche giovanili e della famiglia, oltre che in quelle socio- sanitarie a vantaggio dei dipendenti e dei disabili psichici. Con l’VIII Meeting della Cittadinanza Piena e Universale, la Fondazione intende proseguire nella propria azione di pedagogia sociale e di promozione della legalità e della cittadinanza attiva, avviata nel territorio in maniera sistematica con il primo Meeting della Cittadinanza promosso nel mese di ottobre del 2002.

Al Meeting, che ha ottenuto il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Comune di Francavilla Fontana, Comune di Latiano, Azienda Sanitaria Locale BR/1, Compagnia delle Opere e Centro Servizi al Volontariato CSV POIESIS di Brindisi, del Movimento per l’Infanzia, interverranno referenti del mondo accademico, istituzionale e tecnico di chiara fama nazionale.

Nella prima giornata di studio, che si terrà Mercoledì 26 ottobre 2011 alle ore 18.00 presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di primo grado “Bilotta – Marone”, sul tema “Il giardino dell’uomo, oltre i recinti della storia”, si confronteranno, tra gli altri, Monica Poletto, vice presidente della Compagnia delle Opere, Presidente CDO Opere Sociali, Don Maurizio Tarantino, Direttore Caritas Puglia, Carmen Tessitore, vice presidente regionale Forum delle famiglie. Modererà l’incontro Mimma Piliego, responsabile Associazione Scienza e Vita provincia di Brindisi.

Nella seconda giornata, intitolata “Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!” e programmata per Giovedì 27 ore 9.00, presso la Sala “De Sica” del Cinema Multisala Salerno ad Oria, si confronteranno sulle falsa sindrome di alienazione parentale, tra gli altri, Andrea Mazzeo, Dirigente medico del CSM Lecce, Andrea Coffari, Presidente Nazionale del Movimento per l’Infanzia, Claudio Foti, Direttore Centro Studi “Hansel e Gretel”, Roberto Schifone, Coordinatore Comunità Educativa per minori “Avvenire”, responsabile Regione Puglia del Movimento per l’Infanzia. Durante la giornata sono previste due importanti testimonianze: quella di Luciano Paolucci, papà di Lorenzo vittima del mostro di Foligno e quella di Marta Crotti, mamma coraggio.

La terza giornata di studio si terrà Sabato 29 ottobre ore 9.00 presso la Sala Imperiali di Latiano, sul tema “Oltre i recinti r- esistenti: dagli O.P.G. alla psichiatria di comunità”. In questa sessione, dedicata alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, interverranno, tra gli altri: Ignazio Marino, Senatore della Repubblica, Presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del SSN, Michele Saccomanno, Senatore della Repubblica membro della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del SSN, P. Pippo Insana, cappellano all’OPG di Barcellona Pozzo di Grotto, Delegato da Caritas Italia, Domenico Semisa, Direttore di struttura complessa CSM nel DSM ASL Bari 3.

Nell’ambito del Meeting si svolgeranno, inoltre, le seguenti iniziative socio-culturali: Domenica 23 Chiesa del Rosario a Latiano, ore 19.00, Veglia di preghiera in preparazione al meeting. Domenica 30 ore 18.30 Celebrazione Eucaristica di ringraziamento presso la Chiesa Matrice di Francavilla Fontana.

Venerdi 28 Ottobre matinèe per le Scuole Superiori di Francavilla Fontana per la presentazione del libro “La vita è bella” di Mario De Vanna, ospite della comunità alloggio dell’Opera “L’Amicizia” e per lo spettacolo, realizzato dagli ospiti delle nostre Comunità, “canta e danza la vita”. Infine, in occasione del Meeting, sarà allestita una Mostra fotografica e artistica itinerante, sui trenta anni di storia della Fondazione.

Per informazioni sul Meeting, è possibile rivolgersi alla Fondazione Opera Beato Bartolo Longo – Ente Morale Onlus Corso Umberto I, 66 72021 – Francavilla Fontana (BR) Telefax 0831/843632; indirizzo e-mail: fondazionebb@libero.it.

La segreteria


NUOVO CORSO DI FORMAZIONE DALLA PARTE DELL'INFANZIA

La Fondazione Opera Beato Bartolo Longo, il Movimento per l'Infanzia e l'Oratorio S.I.N.G. promuovono il seguente corso di formazione (con rilascio di certificato di partecipazione). Il corso di formazione è inserito nell'VIII "Meeting della cittadinanza piena ed universale" promosso dalla Fondazione Opera Beato Bartolo Longo dal titolo "Il giardino dell'uomo oltre i recintidella storia". Il programma completo del meeting è visibile collegandosi al sito www.beatobartololongo.it. E' possibile prenotarsi al corso inviando una mail all'indirizzo fondazionebb@libero.it

PROGRAMMA:


Giovedi 27 Ottobre 2011


ore 9.00, Sala “De Sica” del Cinema Multisala Salerno – Oria


“Genitori e figli, un incontro che torni a stupire: P.A.S. la grande Bufala!”
(giornata studio sulla falsa sindrome di alienazione parentale)


ORE 9.00: SALUTI DI APERTURA
Cosimo Pomarico, Sindaco di Oria
Don Franco Galiano, Presidente della Fondazione Opera Beato Bartolo Longo
Massimo Ferrarese, Presidente della Provincia di Brindisi
Paola Baldassarre, Assessore alla cultura della Provincia di Brindisi


ORE 9.30 : “PAS: sindrome fantasiosa”
Andrea Mazzeo, Lecce, Dirigente medico del CSM Lecce: La PAS - junk scienze - come è stata demolita e affrontata dal mondo accademico e psichiatrico all’estero
Andrea Coffari, Firenze, Presidente Nazionale del Movimento per l’Infanzia: La PAS invenzione perversa di un ideologo della pedofilia

ORE 11.00: COFFEE BREAK


ORE 11.30: “Obiettivo propaganda: la PAS in Italia!”
Claudio Foti, Torino, Direttore Centro Studi “Hansel e Gretel”: La PAS quale prodotto di una società perversa
Roberto Schifone, Brindisi, Coordinatore Comunità Educativa per minori “Avvenire”, responsabile Regione Puglia del Movimento per l’Infanzia: PAS e la propaganda adulto centrica.


ORE 12.30: TESTIMONIANZE
Luciano Paolucci, Foligno, papà di Lorenzo vittima del mostro di Foligno
Marta Crotti, mamma coraggio


Al termine della conferenza sarà rilasciato certificato di partecipazione ai richiedenti

prenotazione posti (massimo 120) scrivendo a fondazionebb@libero.it


Roberto Schifone

"E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato"

Convegno sulla PAS al Tribunale di Napoli - Rassegna Stampa

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Tribunale di Napoli, dibattito sulla PAS promosso dal Centro Studi Diritto di Famiglia

Dibattito sulla PAS

Si è svolto al Tribunale di Napoli, il 26 settembre 2011, nell'Aula Arengario, un interessante Dibattito tra giuristi e psicologi su un tema molto controverso, la cosiddetta "sindrome di alienazione genitoriale" o PAS, promosso dal Centro Studi Diritto di Famiglia, Sezione di Grumo Nevano.
I lavori sono iniziati verso le ore 11.30 introdotti dalla Presidentessa del Centro Studi, l'Avv.ssa Carolina Ferro, componente della Commissione pari opportunità del CdO Avvocati di Napoli; ha moderato i lavori l'Avv.ssa Immacolata Troianello, Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Napoli.
Di rilievo le partecipazioni al dibattito, dal Dr Gaetano Annunziata, Presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione al prof. Marino Maglietta, estensore della Legge 54/2006, avv. Matteo Santini, Presidente nazionale del centro studi, Dr Maurizio Barruffo, Magistrato del Tribunale dei minori di Napoli e tante altre personalità di rilievo.
Numerosi gli interventi che hanno parlato delle accese controversie generate dai dibattiti sulla PAS che vedono due fazioni nettamente contrapposte.
L'Avv.ssa Elena Coccia, componente dell'esecutivo nazionale dei Giuristi Democratici si è espressa senza mezzi termini contro questa presunta malattia; subito dopo il suo intervento l'Avv.ssa Coccia ha dovuto allontanarsi per precedenti impegni istituzionali al Comune di Napoli per cui non abbiamo potuto ascoltare la sua replica agli altri relatori.
È intervenuto quindi il Prof. Maglietta, Ingegnere a Docente di Fisica della Materia all'Università di Firenze, estensore sia della Legge n° 54/2006 (Legge sull'affido condiviso) sia dei progetti di Legge in discussione in Commissione Giustizia al Senato, di modifica della Legge 54, DDL 957 e DDL 2454. Ha fatto notare come nel secondo progetto di legge è scomparso il riferimento alla PAS sostituito dal concetto di "comprovata manipolazione del minore".
Ha preso quindi la parola il Dr Andrea Mazzeo, Psichiatra, con un rapido intervento nel quale ha evidenziato come la PAS non sia compresa in nessuna classificazione ufficiale delle malattie e che quindi non ha valenza scientifica (analogamente alla "terapia Di Bella" per i tumori, che negli anni '90 suscitò le medesime polemiche tra favorevoli e contrari); un secondo aspetto evidenziato dal Dr Mazzeo è stato quello sulla non utilizzabilità in Tribunale, come prova, di una presunta malattia che non ha un riconoscimento scientifico ufficiale. Il Dr Mazzeo si è riservato di affrontare altri aspetti nel secondo giro di interventi.
Ha replicato al Dr Mazzeo il Dr Fabio Delicato, criminologo e CTU del Tribunale di Napoli, argomentando che le classificazioni a volte non comprendono malattie che invece esistono realmente, citando come esempio il gambling, ovvero la dipendenza dal gioco d'azzardo.
È stato clamorosamente smentito in questa sua affermazione nel pomeriggio, dal travolgente intervento della Prof.ssa Alessandra Lumachelli, Grafologa e Sociologa dell'Università Politecnica delle Marche, la quale invece ha rimarcato, manuale delle classificazioni alla mano, come il gioco d'azzardo patologico sia invece compreso nelle classificazioni ufficiali delle malattie.
Ed è stato proprio l'intervento pomeridiano della Prof.ssa Lumachelli quello che ha riscosso il maggiore interesse scuotendo una platea ormai stanca e un po' assonnata. La relatrice ha parlato della PAS come costruzione sociale più che patologia di natura medica; una sorta di leggenda metropolitana che ripresa e ripetuta da più persone, promossa da sponsor e supporter, alla fine viene creduta vera pur non essendo basata su nulla di razionale. Il suo intervento ha incontrato il deciso favore dei presenti che le hanno tributato un lungo applauso.
Degli umori della sala il cronista ha raccolto sensazioni di autentica ripulsa verso la PAS alla notizia che Gardner, il suo inventore, esprimeva opinioni favorevoli alla pedofilia e che sono divenute una sorta di manifesto delle organizzazioni internazionali filo-pedofile, a giustificazione delle loro perversioni, e una notevole delusione dei numerosi psicologi presenti che si aspettavano un maggiore approfondimento sulla PAS.

La Pas all'aula Arengario del Tribunale di Napoli - comunicato della d.ssa Alessandra Lumachelli

D.SSA ALESSANDRA LUMACHELLI
- COMUNICATO STAMPA –

Alle gentili redazioni,

di seguito trasmetto un estratto dal mio intervento all’evento promosso dal Centro Studi e Documentazione sul Diritto di Famiglia di Grumo Nevano presso l’aula Arengario del Tribunale di Napoli dal titolo “La Sindrome di Alienazione Genitoriale, esperienze a confronto”.

“La PAS cioè “Sindrome da alienazione genitoriale” è una pura invenzione del Dott. Richard Gardner, uno psichiatra americano morto suicida: si accoltellò. Divenne famoso soprattutto perché testimoniò in oltre 400 cause di divorzio a favore dei mariti, sostenendo la sua teoria e chiedendo un ingente onorario di 500 dollari l’ora. Riguardo alla pedofilia, Gardner sosteneva che sia “considerata come la norma dalla grande maggioranza delle persone nella storia del mondo”. Sosteneva inoltre che ” il padre abusante avrebbe avuto la sfortuna di vivere in un momento storico particolarmente punitivo verso questa pratica".
... Gardner riteneva che “non bisogna essere troppo punitivi nei confronti dei pedofili, occorre comprendere certi atteggiamenti tenendo nel giusto conto i fattori genetici, in caso di abuso sessuale del padre sui figli, il padre non va allontanato da loro”. Una maggiore conoscenza del problema "PAS" porterebbe sicuramente ad una maggiore serenità nell'affrontare qualsiasi conflitto parentale.”
Curriculum breve D.ssa Alessandra Lumachelli, grafologa, laureata in Economia e Commercio con indirizzo sociologico. Ha frequentato un master in Scienze dell'Educazione sull'abuso infantile e femminile, la cui tesi conclusiva è pubblicata dalla Albatros Editrice con il titolo "Distruggere il muro del silenzio. Disegno infantile ed abuso psicologico". Ha all'attivo 4 saggi pubblicati ed è appena stato pubblicato il suo primo romanzo "Trovare le parole". E' molto attiva nell'ambito dell'associazionismo, ha collaborato con Fondazione Movimento Bambino, Cismai, CeSAP ed ETTA sos. Ha svolto ruolo di Assistente parlamentare presso l'europarlamento a Bruxelles. Madre single attualmente vive a Macerata, ove è iscritta all'Albo dei Consulenti e Periti del Tribunale.

Profilo Facebook: http://www.facebook.com/pages/Grafologa-Alessandra-Lumachelli/192757234074630?sk=wall

Blog: http://alessandra-lumachelli.blogspot.com/

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AFFIDAMENTO CONDIVISO L'OUA SENTITA IN AUDIZIONE DALLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO

AFFIDAMENTO CONDIVISO

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L'OUA SENTITA IN AUDIZIONE DALLA
COMMISSIONE GIUSTIZIA
DEL SENATO



L'OUA CONTRARIO AI DDL 957 e 2454, De Tilla (OUA): "La legge esistente è migliorabile, ma i ddl all'esame del Senato mettono a rischio i diritti dei minori. Inaccettabile introdurre la mediazione familiare obbligatoria, sul modello della mediaconciliazione nel processo civile"

Una delegazione dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura (OUA), composta dal presidente, Maurizio de Tilla, dalla coordinatrice della commissione Famiglia dell'Oua, Nicoletta Variati, ha esposto oggi alla Commissione Giustizia del Senato (l’audizione si è conclusa alle 15) le ragioni della contrarietà ai disegni di legge n. 957 e 2454 in materia di affidamento condiviso.

"I disegni di legge in discussione al Senato in materia di affidamento condiviso hanno un'impostazione troppo rigida e rischiano di produrre un effetto opposto a quello che si prefiggono. In gioco ci sono i diritti dei minori, vittime designate nelle situazioni di gravi crisi familiari, per questo chiediamo che le norme allo studio del senato vengano modificate in maniera profonda e al più presto". Questo il primo commento di Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua, al termine dell'audizione di fronte alla commissione Giustizia del Senato. "Stabilire criteri rigidi come la ripartizione dell'affido tra i due genitori in due domicili con tempi paritetici, senza alcuna distinzione a situazioni e fasce di età diverse - ha aggiunto de Tilla - può avere gravi conseguenze psicologiche sui minori. L'attribuzione di una doppia residenza al minore, poi, avrebbe conseguenze pratiche incalcolabili (come determinare l'Azienda Usl o il tribunale di competenza? L'assegnazione del medico di famiglia, la scuola?), ricadute sull'anagrafe e sulla normativa generale in materia di residenza, finendo per arrecare un grave pregiudizio al principio di certezza del diritto".
"Esiste, inoltre, il rischio di un aumento esponenziale del conflitto familiare connesso all'introduzione dell'intervento dei nuclei d'origine nei giudizi di separazione - ha spiegato de Tilla - infatti, consentire anche ai nonni la possibilità di intervenire rischierebbe di ingolfare ulteriormente la macchina della giustizia in una materia delicatissima come questa.
Sbagliata la previsione dell'esclusione di un genitore dall'affidamento e l'opposizione all'affidamento condiviso. Inaccettabile inoltre, l'ipotesi di di mediazione familiare obbligatoria, secondo il modello già vigente della mediaconciliazione in altre materie del civile. Un meccanismo non a caso all'esame della Corte Costituzionale che non riduce le controversie e che limita i diritti dei cittadini."

Forte preoccupazione desta, poi, l'eliminazione del riferimento all'interesse morale e materiale dei figli misura che, per Nicoletta Variati, presidente della commissione Famiglia dell'Oua, "compromette l'esercizio del potere ufficioso del giudice in difesa dell'interesse primario del minore, ma non basta. Viene tagliata la possibilità di disporre indagini per individuare la capacità reddituale dei genitori, il che rappresenta 'un regalo' per coloro che occultano redditi e patrimoni per sottrarsi agli obblighi nei confronti dei figli. Sparisce dal disegno di legge - ha aggiunto ancora Variati - quel riferimento al diritto del minore a godere, dopo la separazione, del tenore di vita precedente, insieme al diritto al godimento della casa familiare in caso di convivenza more uxorio del coniuge affidatario, misura che ha pesanti ricadute sui minori stessi".

Secondo il presidente de Tilla "negli ultimi anni l'affidamento condiviso dei figli, introdotto con la legge 54/2006, è stato ampiamente applicato. Lo dimostrano i dati dell'ISTAT e del Ministero della Giustizia secondo cui, nel 2008, l'affidamento condiviso è stato applicato nell'83% delle separazioni consensuali e nel 52,1% di quelle giudiziali. "Ai dati numerici sull'affido condiviso corrisponde un profondo cambiamento culturale della funzione di genitori - ha concluso il presidente dell'Oua - la legge 54/2006 si fonda sul principio della bigenitorialità e, per quanto quella legge sia migliorabile, qualsiasi problema nel processo di crescita di un figlio di fronte alla separazione dei genitori non potrà essere risolto in alcun modo dalle norme imperative indicate nei disegni di legge in discussione".

Roma, 29 giugno 2011

Ascoltare il minore: professionisti a confronto

Scritto da Maria Lucia Meloni
Giovedì 23 Giugno 2011 00:00

“I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta”. Si tratta di una frase tratta da “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery che è stata citata durante un interessante incontro formativo che si è tenuto il 9 giugno presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari. L’evento, “Ascoltare il minore – I professionisti si confrontano” organizzato dall’ Osservatorio del Foro di Cagliari con l’Associazione Movimento per l’Infanzia e Camera Minorile in Cammino, è stato seguito da tantissime persone che hanno affollato la sala; tanti anche i relatori e tutti provenienti da differenti formazioni culturali, e ciò a dimostrazione di quanto l’approccio multidisciplinare sia quello migliore quando si deve cercare di capire quali metodiche vanno messe in atto per riuscire ad ascoltare correttamente e in maniera adeguata il minore. Le relazioni sono state tutte molto stimolanti: ha aperto i lavori Anna Panzali, avvocato e responsabile dei rapporti con la stampa dell’Osservatorio del Foro di Cagliari che ha salutato i presenti e ricordato il filo conduttore della serata: il minore ha bisogno di essere ascoltato anche e soprattutto quando viene in contatto con delle problematiche quali possono essere quelle legate alla “giustizia” e a contatto con gli operatori del diritto che quindi hanno sempre bisogno di essere coadiuvati da vari professionisti come assistenti sociali, educatori, psicologi, mediatori culturali, mediatori familiari, componenti di associazioni di volontariato. A seguire è brevemente intervenuta il Presidente della Corte d’Appello ed ex Presidente del Tribunale per i Minorenni Maria Grazia Corradini da sempre attenta ai minori e alle loro problematiche. Prima dell’inizio dello svolgimento delle relazioni un saluto anche da parte dell’avvocato Rosaria Tarantini dell’Osservatorio del Foro di Cagliari, Eugenia Maxia referente per Cagliari e provincia del Movimento per l’Infanzia, Marina Bardanzellu presidente della Camera Minorile in Cammino, Roberta Usai vice presidente della Commissione per le pari Opportunità della Regione Sardegna.

Si sono succeduti gli interventi del Dott. Igor Olla (Pedagogista, insegna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Cagliari) sul “Ruolo della scuola nei casi di bullismo: prospettive e modalità di intervento a tutela delle vittime”; Francesca Panzali (psicologa, psicoterapeuta e analista transazionale) con la relazione dal titolo “Separazione, divorzio e affidamento dei figli”; l’avvocato Andrea Coffari (presidente nazionale Movimento per l’Infanzia) ha parlato di “L’etica nell’ascolto del minore, in famiglia e nelle istituzioni. Tutela del minore o autotutela dell’adulto”; in seguito Maria Teresa Portoghese (psicologa) con la “Capacità di ascolto e relazionale nei confronti del minore abusato e/o maltrattato; tecniche di comunicazione”; Tiziana Mori (ricercatrice per l’Università di Cagliari e Responsabile COOPI -Cooperazione Internazionale- Sardegna) è intervenuta con una relazione dal titolo “L’ascolto del minore nelle Convenzioni Internazionali: retorica e diritti dei bambini”; ha concluso gli interventi Elisabetta Buldo, avvocato e segretario nazionale della Camera Minorile in Cammino con “L’ascolto del minore nella giurisprudenza della Corte di Cassazione. Il diritto della difesa”.

Tutti gli interventi sono stati chiari e molto seguiti dal pubblico in aula, attento e partecipe. Se tutte la relazioni hanno avuto come caratteristica anche quella di essere particolarmente ricche di dettagli anche tecnici, due dei temi trattati però sono stati assolutamente di impatto e molto attuali: il bullismo e la pedofilia.

Di bullismo ha parlato Igor Olla. Cosa è il bullismo? E’ una forma di oppressione e di violenza che la vittima sperimenta ad opera di un coetaneo prevaricatore, creando una condizione di profonda sofferenza e di crudele emarginazione dal gruppo. Per poter parlare di bullismo ci devono essere in questa orrenda situazione una serie di caratteristiche: la ripetitività nel tempo, anche con una certa frequenza, delle azioni da parte di alcuni compagni (in genere si tratta di episodi che si manifestano nell’ambito dell’istituzione scuola), all’interno del gruppo dei pari. Il bullo agisce in maniera consapevole con l’intenzione di fare del male, di provocare del danno fisico o psicologico. Il bullo è sempre più forte e carismatico all’interno del gruppo e sarà sempre colui che prevale nei confronti della vittima, che sempre soccombe. Quali possono essere le cause del bullismo? Si tende a considerare almeno quattro possibilità: un atteggiamento negativo di fondo durante le prime fasi dell’infanzia che può dar luogo allo sviluppo di modalità aggressive nel modo di relazionarsi con gli altri; eccessiva permissività e tolleranza dei genitori nei confronti di atteggiamenti violenti manifestati nei confronti dei coetanei; spesso l’uso di punizioni fisiche nei confronti del bambino potrebbe portarlo ad utilizzare le stesse come strumento per far rispettare le proprie opinioni; è importantissimo dare delle regole ai bambini, e far di tutto perché vengano rispettate, ma non è corretto l’uso di punizioni fisiche che poi vengono prese da esempio dai bambini. Il bullismo tende a manifestarsi con maggior frequenza quando i genitori si disinteressano di ciò che fanno i figli quando sono fuori dall’ambiente domestico. Quale in breve può essere il ruolo della scuola? La scuola è il luogo principe dove purtroppo questo fenomeno si verifica. La scuola dovrebbe rispondere in maniera efficace quando questi fenomeni si presentano, indipendentemente dalla gravità che si assegna al gesto. In effetti per gli adulti certi gesti che si ripetono ogni giorno e più volte al giorno a scuola contro un bambino potrebbero apparire come stupidaggini: ma attenzione… non lo sono per il bambino che le subisce! Si tratta di fattori di stress e sofferenza molto forti. La risposta della scuola dovrebbe essere chiara e diretta. Bisogna poi che si segua l’iter della situazione di difficoltà che si è rilevata, e vedere nel tempo come vanno le relazioni tra questi ragazzi, di che tipo sono. Se possibile (spesso non lo è, per carenza nella collaborazione!) è necessario coinvolgere le famiglie già allo stadio iniziale: l’alleanza con i genitori va strutturata! Mettere in atto strategie di controllo e prevenzione è importante nella scuola. Si possono prevenire questi problemi? Si, per prima cosa attraverso progetti di educazione alla legalità ma anche con progetti basati sul modello ludico… attraverso il gioco il problema bullismo emerge e i soggetti lo condividono, ne parlano in classe e si utilizza un metodo che è detto dell’interesse condiviso. La vittima va aiutata, va supportata, attraverso l’insegnamento a rispondere agli insulti, ad avere maggiore autostima, come riuscire a rimanere stabili di fronte a situazioni stressanti; l’intervento deve essere mirato a prevenire e gestire il bullo, ma anche e soprattutto deve servire a rendere consapevole il resto del gruppo del livello di sofferenza della vittima; il bullo, quasi sempre poco empatico difficilmente capisce questo, il resto della classe si! Tornando un attimo al problema comunicazione, come può essere efficace? Dobbiamo usare modalità che mettano al centro le emozioni e i sentimenti dell’interlocutore, portando in primo piano la propria esperienza emotiva secondo quello che è il comportamento dell’altro. Nella comunicazione vi è una strada a due sensi: si deve imparare a parlare ed a ascoltare. Ci fermiamo qui ma ci sarà presto l’occasione di poter discutere con il Dott. Olla di bullismo.

Altro tema caldo, affrontato da Andrea Coffari, è stato quello della pedofilia. Nei confronti dei bambini c’è un vuoto, una mancanza di tutela e di normative. L’avvocato Coffari ha esposto il suo punto di vista sull’etica dell’ascolto del minore che riproponiamo in breve ritenendolo notevolmente interessante. La tesi di fondo è quella del cosiddetto ”adultocentrismo”: noi adulti abbiamo sviluppato una società costruita ad uso e consumo dell’adulto che non ha tenuto conto delle esigenze e del punto di vista del bambino. A livello storico diciamo che le categorie sociali hanno cominciato ad avere tutele solo a partire dagli ultimi cento anni; ma non c’è storia di emancipazione dei bambini, non esiste, in quanto manca una regolazione politica, sociale e legislativa adeguata nei confronti dei minori. Facciamo esempi illustri come lo scrittore illuminista francese Voltaire, o lo psicanalista Freud, per limitarci a due nomi notissimi, che possiamo dire siano figli del loro tempo e che hanno scritto delle cose allucinanti sui bambini… rimanendo sul tema della tutela e dei diritti dei minori… concetti assurdi che oggi per fortuna sono completamente stravolti. Andrea Coffari ha fatto riflettere l’uditorio sul concetto di ascolto: cos’è l’ascolto? E’ un concetto che si è sviluppato tanto negli ultimi decenni a partire dalla Conferenza dei Diritti del Fanciullo di New York del 1989. Ma noi trattiamo questo tema da “adultocentrici” e in maniera grossolana. Infatti questi diritti che riguardano i minori non ci interessano veramente, non hanno valenza economica (che poi è il motore di tutte le azioni di un adulto!). Il diritto all’ascolto non si deve limitare alle parole ma deve essere concretizzato nelle maniere adeguate: sono necessarie delle norme che lo riconoscano; sono necessarie le competenze adatte per permettere di sentire ma anche di ascoltare il bambino. Non si tratta di sinonimi, sentire e ascoltare, infatti possiamo sentire un bambino, ma non riuscire a capirlo, quindi non riuscire ad ascoltarlo! L’ascolto deve necessariamente comprendere anche la responsabilità, ossia bisogna capire le esigenze e determinare la conclusione del percorso di ascolto del minore. Il bambino impara a capire che vale e a dare dignità alla propria persona a seconda del tipo e della qualità di ascolto che riceve. Se un bambino piccolo si esprime attraverso le proprie modalità di comunicazione e nessuno lo ascolta ne riceve un trauma e un messaggio di svalutazione del suo processo evolutivo. Il diritto all’ascolto per il bambino equivale all’articolo 21 della nostra Costituzione, il diritto alla libera manifestazione del pensiero, che è fondamentale. Noi non abbiamo un diritto costituzionale per i bambini sull’ascolto; nel codice civile manca il diritto del bambino ad essere mantenuto, educato e istruito, c’è il dovere dei genitori, ma è cosa ben diversa! Il diritto all’ascolto è previsto solo nel momento della crisi giudiziaria, ma questo è un diritto sezionato, parziale, non adeguatamente descritto a livello di normativa! Bisogna ascoltare le esigenze dei bambini e degli adolescenti e dare davvero alle motivazioni addotte da essi il giusto peso e la corretta importanza!

Coffari poi legge all’uditorio alcuni brani sulla pedofilia. Un autore dice che la violenza sessuale sui bambini da parte di genitori è da capire, da scusare, era anticamente una pratica diffusa e questi genitori devono essere aiutati a capire e a non crearsi sensi di colpa! Il genitore è giustificato nel suo comportamento pedofilo… si tratta di una lettura dura e sconvolgente in alcuni tratti… i bambini presentano ogni tipo di comportamenti sessuali: etero, omo, auto; non hanno problemi nel carezzarsi qualsiasi parte del corpo anche quelle intime; i bambini sono dei perversi polimorfi!!! Questa è una lettura tratta da Freud. Nonostante per altri versi fosse una grande mente, nei confronti delle competenze sui bambini… beh!!! Un altro libro, altro autore ed ecco che dalla lettura in aula fatta da Coffari sono svelate quelle che secondo questo autore sono le perversioni dei bambini… sorvoliamo sulle descrizioni dei particolari, bambini che fanno la doccia con il padre, ecco che vengono fuori quelle che secondo questo autore potrebbero essere le fantasie che sovvengono alla mente dei bambini; questi padri sono sfortunati in quanto le leggi puniscono i rapporti tra padri e figli piccolini e bambini in genere! Fa impressione sentire leggere queste righe, ma le ha scritte una persona che senza mezzi termini si può dire che stia promuovendo la pedofilia! Questo autore è uno psichiatra statunitense, Richard Gardner che ha proposto la PAS nel 1985 (Sindrome Alienazione Parentale) che gli psicologi, pedagogisti e giuristi conoscono bene, considerando quanto sia oggetto di dibattito e ricerca, in ambito scientifico e legale; la sindrome non è infatti riconosciuta come un disturbo psicopatologico da parte della grande maggioranza della comunità scientifica e legale.

Prima si parlava di bullismo e anche Coffari interviene con un flask: noi nella nostra legislatura abbiamo il reato di stalking e la stessa cosa dovrebbe essere traslata sui bambini; l’atto di prepotenza dello stolker equivale in tutto e per tutto a quello del bullo sulla sua piccola vittima. Di bullismo se ne parla, ma cosa succede quando accade un atto di bullismo in una scuola? L’istituzione scolastica fa quadrato, si “autotutela”.

A Cagliari il Movimento per l’Infanzia, con l’avvocato Andrea Coffari in prima persona, ha assunto la difesa di una bambina di 11 anni vittima in un caso di violenza istituzionale. La vicenda ha assunto aspetti paradossali e peculiari. Ancora oggi la famiglia lotta per ottenere giustizia; chiediamo qualcosa in proposito all’avvocato Coffari che ha assunto la difesa della bambina e della famiglia.

D = Lei ha parlato di “autotutela” che istituzioni come la scuola, mettono in atto quando si trovano di fronte a situazioni come atti di bullismo o di violenza sui minori che avvengono dentro le mura scolastiche; secondo lei per quali motivi la scuola in questi casi si “autotutela”?

R = Tutte le istituzioni si “autotutelano” in quanto mancano di strumenti di natura etica. Il fattore “adultocentrismo” invita all’autodifesa nei momenti di “crisi” proposti dai bambini. Eticamente viene accettato che istituzioni e adulti si difendano da denunce provenienti da bambini; l’istituzione di ciò ne fa un’abitudine. Anche l’istituzione famiglia si “autotutela” quando per esempio avvengono violenze sessuali in famiglia. In Italia ci sono circa 50 mila casi di violenza sessuale all’anno; le denunce sono circa 500! Come si può notare il meccanismo di ”autotutela” è enorme! Abbiamo prima accennato alla scuola: anche qui il discorso è lo stesso. Non si cerca di capire la situazione ma ci si “blinda” attorno al problema.

D = A che punto è il caso della bambina che il Movimento per l’Infanzia sta difendendo a Cagliari?

R = Io stesso come legale seguo questo caso. In questo episodio è ampiamente dimostrato quanto la bambina abbia subito atti di violenza fisica e psicologica molto gravi a scuola. I genitori hanno denunciato i fatti sia a livello amministrativo che penale, cercando una tutela. Ad oggi, dopo alcuni anni, non si è mosso nulla, non c’è stata nemmeno una censura. A livello penale ci sono delle perplessità, non si sa che vogliano fare i Pubblici Ministeri… A livello disciplinare non si è fatto niente, nonostante un Ispettore Ministeriale abbia confermato gli atti di violenza. Ma né nei confronti del Dirigente, né degli insegnanti sono state prese misure disciplinari. La bambina ha sofferto molto, ma ora sta meglio; purtroppo né lei né la famiglia hanno trovato giustizia. Stiamo combattendo.

D = Questo caso secondo lei è anomalo o ce ne sono tanti di questo genere?

R = Ce ne sono molti, ma non vengono alla luce in quanto scatta il famoso meccanismo di “autotutela”: la scuola fa quadrato attorno a insegnanti e Dirigenti. Inoltre da dire che le famiglie non sono abituate a difendersi come dovrebbero, a combattere contro qualcosa che in questi momenti sembra più grande di loro. Molte famiglie a un certo punto si ritirano, non vanno oltre e questo è un grosso dramma!

Alla luce di questo e di tutto quello che abbiamo detto arriviamo alla conclusione: la tutela del minore non può prescindere dal suo ascolto attento. Il ruolo fondamentale degli psicologi, degli educatori, degli assistenti sociali, dei mediatori familiari, degli insegnanti e degli operatori del sociale non può prescindere da una presa di coscienza da parte degli operatori del diritto quali avvocati e magistrati. E’ partendo da questo presupposto che si è ritenuto di fondamentale importanza collaborare affinché vi sia uno scambio culturale ed un confronto tra le varie professionalità interessate nella tutela del minore coinvolto nella giustizia a vario titolo (dalle separazioni ai divorzi e agli affidamenti, ai reati, sino ad arrivare all’accoglienza dei profughi, alle vittime di violenze, abusi, maltrattamenti, bullismo, per arrivare ai diritti calpestati, alla pedofilia e alla pedopornografia).

I bambini che sono gli adulti di domani, hanno diritto ad un’infanzia serena, protetti dall’egoismo, dalle inquietudini, dalla violenza e dalle perversioni degli adulti di oggi; solo assicurando il rispetto e l’armonia delle relazioni potremo sperare un giorno di vivere in un mondo dove gli abitanti si possano definire appartenenti a una società civile! Una società civile degna di questa denominazione deve essere in grado di intercettare i bisogni dei bambini e di riconoscerne la dignità di essere umano… i primi anni di vita sono un momento quasi sacro che ci dovremmo impegnare a tutelare.

Maria Lucia Meloni

http://www.sardinianetwork.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=191:ascoltare-il-minore-professionisti-a-confronto&catid=57:sociale&Itemid=65


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Cagliari: "Ascoltare il Minore, i Professionisti si Confrontano" - comunicato conclusivo


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COMUNICATO STAMPA CONCLUSIVO

INCONTRO FORMATIVO

“ASCOLTARE IL MINORE

I PROFESSIONISTI SI CONFRONTANO”


L’Osservatorio del Foro di Cagliari con l’Associazione Movimento per l’Infanzia e Camera Minorile in Cammino, hanno organizzato ieri 9 giugno 2011 dalle ore 15.30 alle ore 20.00 in Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari, l’evento formativo “Ascoltare il minore – I professionisti si confrontano”.

L’appuntamento è stato introdotto alle 15.30 dalla Dott.ssa M. Grazia Corradini (presidente della Corte d’Appello di Cagliari ed ex Presidente del Tribunale per i Minorenni) e coordinato dall’Avv. Anna Panzali del Foro di Cagliari. La Dott.ssa Tiziana Mori (Ricercatrice (PHD) Università di Cagliari – Responsabile COOPI Sardegna) è intervenuta con una relazione dal titolo “L’ascolto del minore nelle Convenzioni Internazionali: retorica e diritti dei bambini. poi è stata la volta della Dott.ssa Francesca Panzali (psicologa - psicoterapeuta e analista transazionale) con la relazione dal titolo "Separazione, divorzio e affidamento dei figli: situazione a rischio di PAS (Parental Alienation Syndrome). Tecniche di gestione del rischio." è intervenuto poi l’Avvocato Andrea Coffari (Presidente Nazionale Movimento per l'Infanzia) con "L'etica nell'ascolto del minore, in famiglia e nelle istituzioni. Tutela del minore o autotutela dell'adulto?"; in seguito la Dott.ssa Maria Teresa Portoghese (Psicologa) ha parlato della "Capacità di ascolto e relazionale nei confronti del minore abusato e/o maltrattato. tecniche di comunicazione"; il Dott. Igor Olla (Pedagogista, professore a c. di Pedagogia Generale e di Pedagogia Generale e sociale, Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Cagliari) ha relazionato sul "Ruolo della scuola nei casi di bullismo: prospettive e modalità di intervento a tutela delle vittime"; infine l’Avvocato Elisabetta Buldo (Segretario Nazionale Camera Minorile in Cammino) ha chiuso il seminario con la relazione dal titolo “L’ascolto del minore nella giurisprudenza della Corte di Cassazione. Il diritto della difesa”.

In apertura la Presidente dell'Osservatorio del Foro di Cagliari, avv. Rosaria Tarantini, la Presidente della Camera Minorile in Cammino di Cagliari, avv. Marina Bardanzellu e la Referente del Movimento per l'infanzia di Cagliari, dott.ssa Maria Eugenia Maxia hanno brevemente introdotto il convegno e salutato i presenti.

L'evento ha suscitato così tanto interesse che i posti disponibili si sono esauriti in tempi rapidissimi e sono state rifiutate centinaia di iscrizioni tanto che gli organizzatori non escludono di poter organizzare un altro incontro formativo. Hanno partecipato 220 avvocati e 120 diverse professionalità a conferma dell'interesse trattato: magistrati del Tribunale dei Minorenni, assistenti sociali, educatori, psicologi, medici pediatri, infermieri, insegnanti, ricercatori universitari, giornalisti, dirigenti di comunità per minori, sindacalisti, mediatori culturali, mediatori familiari, associazioni di volontariato e la Commissione Regionale Pari Opportunità al completo la cui Vice Presidente, Avv. Roberta Usai è intervenuta per un saluto e per comunicare che la Commissione ha finanziato un corso destinato agli insegnanti della scuola primaria e secondaria teso a formarli sull'ascolto del minore anche per saper riconoscere i segnali di maltrattamenti o abusi.


Una particolarità che ha colpito i partecipanti è stata il fatto che l'accoglienza, la registrazione e perfino la compilazione e la consegna degli attestati è stata effettuata dal gruppo dei giovanissimi del Movimento per l'infanzia di Cagliari composto da 12 ragazzi minorenni dai 9 ai 16 anni. La collaborazione dei minori è stata inserita con valore simbolico per i professionisti presenti, ma anche come percorso educativo per le giovani generazioni.


Le relazioni dei professionisti che si sono confrontati sono state impostate in chiave critica e propositiva e hanno evidenziato l'inadeguatezza della normativa vigente, vuoti legislativi e necessità di riforme.

Gli avvocati e i professionisti si sono sempre battuti per l'ascolto del minore. Il legislatore ha iniziato a recepire questa esigenza, ma i casi previsti in cui lo stesso deve essere sentito sono ancora molto riduttivi. Siamo ancora lontani dalla piena applicazione della normativa internazionale e i diritti della difesa vengono lesi dalla attuale modalità di ascolto del minore.


informazioni:


Avv. Anna Panzali – responsabile rapporti con la stampa dell’Osservatorio del Foro di Cagliari sito web www.osservatoriodelforodicagliari.it


Avv. Marina Bardanzellu - Presidente della Camera Minorile in Cammino Sede di Cagliari www.cameraminorile.com


dott.ssa Maria Eugenia Maxia - Referente per Cagliari e provincia del Movimento per l'Infanzia Sito web www.movimentoinfanzia.it

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