Stefania Noce: un tentativo di cannibalizzarne l'immagine



Facebook un nuovo falso dell'Antiviolenza Donne


Biagioquotidiano: una lezione di Iconologia Criminis per Licia Palmentieri


- omaggio a Stefania Noce ...


Il riso abbonda sulla bocca degli stolti, dice il proverbio, mentre le persone che hanno un'intelligenza e una più vasta cultura si dilettano delle cose semplici. Io faccio il punto del corso di una ennesima azione combinata di mobbing e stalking, con privazione immediata dell'attività lavorativa e cancellazione a Divinis del compenso pattuito in forma scritta, per i rimborsi spese dell'ufficio stampa per il Movimento per l'Infanzia.

Ho parlato più volte del mercimonio immorale di ideologie nel divenire del portale Facebook italiano, ma son qui perché questo caso rappresenta l'eccezione e la regola: Stupitevi! Esiste un altra pagina Falsa intitolata "No alla violenza sulle donne" ed a gestirla è una esponente del sesso femminile: Licia Palmentieri, cui solo un paio di giorni fa mi rivolgevo con il bel titolo di S'ignora senza ancor ravvisare l'errore concettuale.

La pagina falsa è questa:

http://www.facebook.com/Noallaviolenzasulledonnevero2

La donna, avvalendosi della collaborazione di amiche ed altre esagitate cyberstalker, alle 3 di notte di domenica 19 febbraio scorso, ha dato corso ad una ennesima azione minacciosa e persecutoria ai miei danni, con la realizzazione di una pagina facebook contenente il preciso invito a delinquere nei miei confronti, intitolata:

"Facciamo chiudere il blog Giustizia Quotidiana di Loredana Morandi" a questo link:
http://www.facebook.com/pages/Facciamo-chiudere-il-blog-Giustizia-Quotidiana-di-Loredana-Morandi/354916241197857

di cui vi mostro l'anteprima di stampa:

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-20_195541_anteprima-stampa.jpg
clicca per allargare l'immagine

I contenuti sono raccogliticci, copiati e incollati a mente greve dal blog di Duna, come ella fa di solito sulla sua pagina antiviolenza finta, ma senza link per timore di essere denunciata. I link in seguito li ha pubblicati tutti nei commenti della mia pagina, aiutata in ciò da numerose e riconoscibili partners, di persona e sotto falso nome, ivi compresi quelli prodotti dagli indagati del 24 febbraio prossimo, ma questa è un altra storia.

In merito mi dichiaro sorpresa. Evidentemente non c'è mai fine al cattivo gusto e a quella malevolenza tipica di chi ignora. Contestualmente salta agli occhi che manchi l'intelletto nell'agire. Io mi getterei nel fiume nuotando contro la corrente per salvare una mia amica, ma non mi suiciderei mai per farle piacere. Questi deliranti individui invece sì, lo fanno, soggiogati da poteri ritenuti sovrumani, immediatamente associabili alle solite raccomandazioni dalle escort baresi, dal figliol prodigo dei pizzini e dalla apologia della pedofilia del film Anima Nera, associabili per chiunque, figurarsi per me che ovviamente il mio caso lo conosco bene e a fondo. Il delirio è, che pur di non lasciarmi neppure il beneficio di inventario, li pubblicano. Di seguito la piece di insulti..

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-20_203227_quadretto_insulti.jpg

Ora, senza timore di peccare d'orgoglio, si tratta della peggior accozzaglia di insulti e minacce mai vista prima, un pozzo di insipienza sul quale affiora la melma del "potere alieno". Una scenografia talmente brutta e resa volgare dagli insulti triti, dalla quale si erge come una star del cinema la personificazione recitata di una sorta di Giordano Bruno divenuto predicatore antifemminista, una trolling performance che denota un minimo di ricerca e di interpretazione.

Al menù da "Duna" promosso dalla esagitata e dalle amiche manca però la portata "Figli" ed io, che ho denunciato già tre volte lo stesso identico utilizzo, non credo al genio di un istinto di sopravvivenza in queste donne. Piuttosto deve trattarsi di un tabù comunitario, perché l'azione peggiore è certamente in capo ai maschi dominanti del branco (l'avvocato e il circo degli psicologi, psichiatri, terapeuti e altri ctu/ctp).

Il dolce in ultimo, a cui provvede la falsa operatrice dell'antiviolenza donne in prima persona:

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-20_212933_falsa_operatrice.jpg


La falsa operatrice dell'antiviolenza donne


Testuale: "Oh, sto blog m'ha fatta piegare in due dalle risate..." esordisce la Palmentieri, femmista dell'altro ieri oggi falsa operatrice dell'antiviolenza donne, che soltanto ier l'altro affermava di occuparsi della denuncia di Ninni Noce, il babbo affranto dalla scomparsa della figliola Stefania Noce uccisa brutalmente insieme al nonno, che tentò di difenderla. Povera Stefania, perché se dall'aldilà osserva il modo e da chi viene circuito suo padre, certo si dispera.

E' giusto dire che Licia Palmentieri non avrebbe mai salvato Stefania, per la cecità totale nel vedere il fenomeno reato riconoscendovi il prologo di un omicidio annunciato. Questo è quel che la rende una falsa operatrice dell'antiviolenza: ovvero il non aver visto ciò che comunemente viene definito come "la minaccia".

La minaccia di Biagio

Tutti lo sanno, ma per chi non lo sapesse, Biagioquotidiano ha iniziato le sue pubblicazioni di morte nel lontano luglio del 2008 con lo scandalo UniNa (pubblicato in prima pagina sui quotidiani di Napoli), ha sei amministratori di cui cinque sono membri di una crew di post produzione audio video illegale del file sharing e l'ultima è Duna. Tra questi sei sono identificate solo 4 persone. Alcuni abitudinari frequentatori provengono dal forum della crew, famosissimo negli ambienti del p2p per le recensioni a materiale pornografico virtuale. L'amministratore è già stato indagato dalla Guardia di Finanza, che nel 2004 sequestrò la comunità p2p ItaliaZip.

I blog Biagio e Duna sono stati entrambi commissionati dallo staff Azzurra.org ai redattori per la copertura dello scandalo Unina, il server di proprietà dello Stato presso l'Università Federico II di Napoli, allora nelle mani della criminalità del web sul quale coabitavano contemporaneamente i chan del p2p per la lavorazione dei file audiovideo da reimmettere nei circuiti eDonkey e Torrent e alcune chat hard a carattere commerciale. Il reclutatore è l'avvocato di parte di Pirate Bay, che affiancò alla crew del p2p la community del porno commerciale SessoChannel, opera di un softwerista e probabile cliente di Selargius (Cagliari - tutto documentato).

Ma soprattutto Biagio e Duna sono opera intellettuale del più antico blog del circuito Falsi Abusi: "ilgiustiziere-lafabbricadeimostri" e del suo autore "il giustiziere", al secolo Stefano Zanetti ex consulente di parte di Pino La Monica, quest'ultimo è condannato in primo grado per abusi ai danni di alcune bambine. Il giustiziere è il padre ideologico di Biagio e Duna, e come un padre di tanto in tanto visita la sua creatura senza sfuggire alla mia sorveglianza.

La minaccia di Biagio è realmente una pistola carica che spara sempre, fin pagata agli autori con raccomandazioni ed altro, e si esorcizza soltanto con il rivelarne le trame. Infatti, pour parler licenza poetica e diritto di satira, se io venissi uccisa oggi o tra tre mesi, possiamo collocare la consegna del mandato il 26 gennaio 2012 nel corso dell'incontro privato tra Francesco Miraglia (perquisito, sequestrato, indagato già 415 bis nell'omicidio di Teresa Buonocore e legale di parte del pedofilo Perillo, già legale di Pino La Monica) e Andrea Coffari, presidente del Movimento per l'Infanzia, nell'oscurità data dai riflettori dei salottini Rai.

In ogni caso no, non è un caso che io subisca un "licenziamento senza giusta causa" dal Movimento per l'Infanzia e contestualmente una azione di stalking dal nuovo circo delle amiche della Lacalamita, a tre giorni dal processo romano contro il pedofilo Murolo e la Lacalamita stessa. Anche se tutto avviene con l'aggravante simulata dei "futili motivi", la pantomima del litigio simulato dalla Palmentieri con la sottoscritta, causato dall'inqualificabile "ban" di invisibilità contro il mio ruolo di amministratore della pagina e del gruppo facebook del Movimento per l'Infanzia, una azione che ricade sotto la giurisprudenza dell'articolo 57 del codice penale (leggi sulla stampa) e che guarda un po' mi fa perdere anche il lavoro proprio come in una azione di mobbing. Domanda ironica: voleva essere forse un omicidio?

Perché la Palmentieri non avrebbe salvato Stefania Noce

Ella è completamente cieca al fatto reato e quel che è peggio lo è in un inattaccabile delirio di onnipotenza. Per la brevissima disamina in merito al che cosa Licia Palmentieri NON abbia visto sul sito Biagioquotidiano, prenderò come campione lo scritto contenente la rivendicazione ideologica dell'ultima azione di hacking subita da questo sito web. Il deface operato onde mettermi a tacere nel corso del comunicato stampa per il convegno tenutosi ad Oria (prov. Brindisi) organizzato dal Movimento per l'Infanzia, l'Oratorio Sing e dalla Fondazione Bartolo Longo, che mi ha costretta a ricorrere al webmaster per la riparazione.

Lo scritto presente su Biagio si chiama "Template", come la scritta apparsa qui durante l'offline dell'hacking, e ve lo presenterò in sezioni. Le "costanti" della pagina saranno da me evidenziate in rosso, mentre gli elementi esterni in verde.


Le minacce di morte alla Morandi e la visita del Giustiziere


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_063616.jpg


e Coffari lo sa (è presente ma non coinvolta ai fatti di stalking la sig.ra Lerici)


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_065029_coffari.jpg


La lunga "durata", cioè l'età di Biagioquotidiano


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_064154_4_anni.jpg


i partners e la community del p2p


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_070920_microcosmo.jpg


La mia firma, le visite al sito e gli insulti + altri danneggiamenti


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_071555_firma_visite_insulti.jpg


Riassumendo i contenuti si può dire che lo staff di Biagioquotidiano, pur non conoscendo nulla di me, ha già pubblicato ed è stato denunciato per averlo fatto: il mio nome, deturpato e non, centinaia di volte; il mio indirizzo di casa; il mio telefono; l'indirizzo di casa e il telefono di mia suocera; le foto dei miei figli; i loro profili facebook; disturbandoli in privato; e al telefono sul lavoro; insultandoli ed insultando me, la loro madre.

Ad oggi il blog Biagioquotidiano ha già sposato le seguenti cause: a) lo scandalo UniNa; b) la sottrazione del sito facebook "Gruppo a favore delle cellule staminali per malattie gravi"; c) la tentata truffa ai miei danni ad opera di taluni napoletani; d) una azione di spam alle Procure italiane; e) ogni azione di hacking, bavaglio extragiudiziario, campagna di stalking giudiziario, azione di mobbing reale e mobbing account facebook, diffamazione, molestia o minaccia ai miei danni, ai miei figli, alla mia famiglia, agli artisti anche quando magistrati, rivendicandola contestualmente.


La Palmentieri e il suo mandato

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_074328_insulti.jpg

L'insulto per l'insulto è cosa che nasce dall'infima levatura sociale della donna e dalle sue mire rampanti e disoneste sui temi dell'antiviolenza donne, ma alcune frasi non sono da attribuirsi solo ad una contaminazione dei testi di Biagioquotidiano letti e studiati, evidentemente, da qualcun altro per mesi e mesi. Ovvero dal personaggio a tutti noto per i suoi rapporti telefonici con Murolo, che in questo momento gestisce alcuni degli account fake attualmente in azione sul profilo facebook del blog Giustizia Quotidiana.

http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_074216_tso.jpg

Le mie denunce sono efficaci, infatti la signora Lacalamita non risulterebbe indagata presso il casellario giudiziale di Roma se così non fosse. Le parole della signora Licia Palmentieri, a tre giorni dal processo Lacalamita, denotano invece un pensiero ad alto contenuto compromissorio, manifesto anche nella burletta alle lungaggini del sistema giustizia italiano. Non sussiste alcun dubbio che tale sicurezza le provenga dall'evidente protezione goduta seduta stante presso l'avvocato Andrea Coffari, che non esitava affatto nel "silenziare" me, "licenziandomi" contestualmente, e facendo propria l'azione dolosa di mobbing, che precede i segni dell'attuale persecuzione e diffamazione reiterata.

Il Movimento per l'Infanzia è una associazione traballante, i soci di Cagliari autori di splendidi convegni se ne sono andati presentando la fattura per le prestazioni all'avvocato presidente. Ma ciò che è peggio è che nasce e si fonda sul "non rimosso" di un Figlio Abusato adulto, che cammina oggi per l'impegno della bella mente di un Padre Alienante sui temi della PAS di Gardner.

Causa ed effetto. Anche una mente eccellente ha bisogno di riposo, specie se messa sotto pressione o provocata. Una giustificazione validissima e comprensibile, ma che nell'agire provoca sicuri effetti sulle menti inferiori e meno evolute, ponendo in essere l'accezione tipica del pensiero gardneriano sull'alienazione genitoriale definita da Mazzeo stesso le "Folies à Trois", ovvero il rapporto morboso, omertoso e delirante che si crea tra il genitore alienante e il suo consulente tecnico psichiatrico, quando evidentemente permissivo, ovviamente in danno al terzo soggetto non rappresentato: il Bambino.

Così il divertissment Giannetto Furlan del prof. Andrea Mazzeo, psichiatra della Asl di Lecce, nato come rilassante caricatura ai danni del signor Gianni Furlanetto titolare della Geobox.IT Srl, diviene nella signora Licia Palmentieri la visibile alienazione dei freni inibitori verso la consapevolezza stessa del fenomeno reato, nella sua interazione con il fatto doloso manifesto della pubblicazione Biagioquotidiano e nelle azioni dolose ai miei danni attualmente in corso.


http://www.giustiziaquotidiana.it/public/2012-02-21_084005.jpg

http://www.facebook.com/profile.php?id=100002159580703

La sola pratica sana di una analisi scientifica rigorosa sul singolo specifico fenomeno è la non contaminazione. Poi c'è lo stile, che ha caratteristica personale, nel non abbassarsi mai a livelli sociali da "bassi" napoletani (il basso è una abitazione piano strada - ogni riferimento alla statura di persone qui citate è casuale).

Esprimo così il mio dubbio in merito ai titoli detenuti dalla sedicente femminista e sedicente operatrice dell'antiviolenza donne Licia Palmentieri per impartire a me, Loredana Morandi, cure, farmaci o affini con gli insulti, per acclamazione popolare e/o con l'istigazione a delinquere data alla massa con i prerequisiti della sostituzione di persona per l'uso e l'abuso della mia foto personale, quando non vi è nessuna chiarezza alla luce delle azioni compiute nel corso di mesi, settimane, giorni o a seguito di repentina decisione o colpo di mano nel suo avvocato e nel suo psichiatra di fiducia.

Resta lo psicologo Alessandro Costantini, informato sui fatti, la cui figura silente voglio illuminare affinché perori la causa giusta del pagamento immediato delle mie spettanze presso l'avvocato Girolamo Andrea Coffari, seduta stante.

Loredana Morandi

Copyright: Autorizzo la copia e la riproduzione di questo articolo, per intero o in parte, con la citazione della autrice e il link al mio sito e la cortese comunicazione in merito a dove avverà la sua pubblicazione.

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